Voi Non Sapete by Andrea Camilleri

Voi Non Sapete by Andrea Camilleri

autore:Andrea Camilleri [Camilleri, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Crime, Fiction
ISBN: 9788804575115
Google: r48GPQAACAAJ
Amazon: 8804575115
editore: Mondadori
pubblicato: 2009-01-14T23:00:00+00:00


MEDIAZIONE.

Buona parte del potere di Provenzano è dovuta alle sue ottime capacità di mediatore. Dovette affinarle, queste sue doti, al tempo dei grandi appalti palermitani quando era il puparo di Vito Ciancimino e la sua fama varcò persino lo Stretto se, nel 1981, venne chiamato a Napoli per mediare tra i due maggiori clan camorristici, la NCO (Nuova camorra organizzata) di Cutolo e il gruppo di Carmine Alfieri.

Provenzano subentrò al comando della mafia a Leoluca Bagarella, fratello della moglie di Riina. Bagarella era troppo compromesso con Riina, con i suoi metodi, e oltretutto non aveva la statura di un capo assoluto.

Nel suo breve interregno, stando alla testimonianza dei pentiti, molte furono le "famiglie" che non ne riconobbero l'autorità e presero ad agire in modo autonomo, spesso rischiando piccole guerre interfamiliari.

Quindi l'azione di Provenzano, fin dal primo momento, si rivelò essenziale nell'evitare un possibile collasso per faide interne, ricucendo strappi, ricomponendo dissidi, placando malumori. Non perde mai la pazienza, non si sbilancia, riesce abilmente a fingere di mantenersi sempre super partes. Perché in realtà non lo è, egli è un mediatore interessato che sa trarre grossi benefici dalla sua opera e sa come manovrare perché questo avvenga. Innumerevoli sono gli attestati di benemerenza che gli vengono rilasciati.

Valga per tutti un solo esempio.

Matteo Messina Denaro, spietato assassino, che dopo la cattura di Provenzano molti considerano suo probabile successore, inizia una lettera così:

Io mi rivolgo a lei come garante di tutti...

È proprio questo incipit a spiegare il senso che Provenzano ha voluto dare al suo essere il capo. Se Riina era un dittatore violento, Provenzano vuole apparire come un presidente democratico che prima di decidere si premura di ascoltare tutte le parti in causa.

E Messina Denaro prosegue dichiarando l'accettazione in toto del nuovo corso:

Prima di passare al nocciolo del discorso desidero dire a lei che io sono per il dialogo e la pacificazione per come lei mi ha chiesto, ed io rispetto il suo volere per come sempre è stato.

Capitò anche che alcuni mafiosi spacciassero come voluto da Provenzano un appoggio da dare un altro mafioso.

Ad Agrigento il candidato scelto dalle maggio famiglie mafiose quale rappresentante provincia] era Maurizio Di Gati. Il candidato personale di Provenzano era invece Giuseppe Falsone. Arrivarono due emissari palermitani, Fileccia e Virga, quali dissero che Provenzano aveva ritirato la candidatura di Falsone per appoggiare Di Gati. No era vero niente. Quella menzogna tagliava alla radice la lenta mediazione che Provenzano s'apprestava a condurre per far prevalere il suo candidato Provenzano andò su tutte le furie e scrisse un lunghissimo pizzino a Giuffrè che cominciava così:

Equivoco e doloroso per me, mà non sorpreso...

Fileccia e Virga la scamparono bella solo perchè Provenzano, come scrisse al solito Giuffrè, no: aveva da prendere la scure al momento.



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